Preghiera dei Giovani Mercoledì 26 Ottobre 2022

Canto Inizio

Canone ripetuto

Dio fammi vedere la strada che seguirò con te,

Guida tu i miei passi, dai la Pace al cuor.


Vangelo

Lc 19,1-11

Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura.
Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo.
Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Momento di riflessione personale dove ognuno può condividere una parola o una frase che lo ha colpito


riflessione

Ma qual è il punto di vista di Gesù? Dai Vangeli risalta l’indubbia predilezione di Gesù verso i pubblicani e i peccatori in genere. A Gesù sta a cuore l’incontro con la persona; il fatto che sia un peccatore, non è un limite, ma un’occasione per avvicinarla, per rivolgergli la parola, per un atto di amore. Gesù sorprende con il suo sguardo Zaccheo, arrampicato sul sicomoro, lo chiama e lo invita a scendere.
Mai e poi mai Zaccheo pensava che sarebbe stato notato. Con ogni probabilità si aspettava di sentire un rimprovero, una condanna, invece si sente chiamare per nome. Gesù distingue l’uomo dalla folla, lo riconosce e lo chiama per nome.

Il Papa insiste su questo aspetto: impariamo ad uscire da noi stessi, dalle nostre comunità “protette”, chiuse ermeticamente per andare incontro agli altri; muoviamoci noi per primi, andiamo verso i “lontani”, non solo coloro che sono tali per distanza geografica, ma quanti hanno abbandonato la fede e non riescono più a cogliere i messaggi della comunità cristiana.


PREGHIERA FINALE

Incontrami, Signore,
qui, oggi, lungo la via delle mie paure,
della sfiducia, dello scoraggiamento e degli errori.
Incontrami, Maestro buono,
e abbatti ogni distanza, tirami fuori dalle mie corazze,
entra con me nella mia casa, mio luogo interiore
aprimi alla bellezza della vita e alla pienezza del tuo perdono.
Amen

Canto finale: danza la vita

Canta con la voce e con il cuore,
con la bocca e con la vita,
canta senza stonature,
la verità…del cuore

canta come cantano i viandanti
Canta come cantano i viandanti
Non solo per riempire il tempo
Non solo per riempire il tempo
Ma per sostenere lo sforzo
Ma per sostenere lo sforzo
Canta e cammina
Canta e cammina

Se poi, credi non possa bastare,
segui il tempo, stai pronto e

Danza la vita, al ritmo dello Spirito
Danza, danza al ritmo che c’è in te
Oh Spirito che riempi i nostri cuori
Danza assieme a noi.

Cammina sulle orme del Signore,
non solo con i piedi
ma usa soprattutto il cuore.
Ama…chi è con te.

Cammina con lo zaino sulle spalle
Cammina con lo zaino sulle spalle
La fatica aiuta a crescere
La fatica aiuta a crescere
Nella condivisione
Nella condivisione
Canta e cammina
Canta e cammina

Se poi, credi non possa bastare
segui il tempo, stai pronto e

Danza la vita, al ritmo dello Spirito
Danza, danza al ritmo che c’è in te
Oh Spirito che riempi i nostri cuori
Danza assieme a noi.

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